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Chitarra per Principianti:

Muovere gli intervalli Per trovare gli accordi

 



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Accordi e Intervalli | Accordi e Posizioni | Diagrammi x Tutti gli Accordi

Ma che cos'e' un accordo maggiore? E uno minore? Cosa significano tutti quei numeri e i simboli nel nome degli accordi? Scopriamolo in questo mini-corso


In tutto questo corso abbiamo visto come spostare note per trovare nuovi accordi ma ci siamo concentrati più sui movimenti delle dita che sugli intervalli.

Abbiamo detto che un intervallo (terza, quinta etc.) è la distanza di una nota dalla fondamentale (la nota che da il nome all’accordo) e abbiamo visto che possiamo trovare una terza o una settima maggiore e minore o una quinta giusta o diminuita. Non sono gli unici ‘movimenti’ che possono fare le note ma sono sufficienti per questo corso.

Se volete scoprire di più sulla relazione tra accordi e intervalli potete guardare questo altro mini corso.

Torniamo alla nostra posizione di La maggiore e osserviamo dove sono gli intervalli nel diagramma.

 


 

La fondamentale è sulla quinta corda aperta e poi abbiamo la quinta sulla quarta corda. Sulla terza corda troviamo l’ottava e sulla seconda una terza maggiore. Infine sulla prima corda abbiamo un’altra quinta giusta.

Come si può vedere, gli intervalli non sono in ordine ascendente e alcuni sono ripetuti, ma non è un problema se non consideriamo le note più alte e più basse: se la nota più bassa non è la fondamentale avremo un rivolto e il suono sarà diverso, un trucco che con un po’ di esperienza possiamo sfruttare a nostro vantaggio.

La nota più alta risalta in modo particolare e possiamo usare note o diteggiature diverse all’interno di un accordo o per passare da un accordo all’altro, un uteriore espediente per arrangiare un brano.

Muovere la nota (più precisamente, il dito) più alta di ognuna delle tre diteggiature produce il medesimo, importante effetto: trasformare il carattere dell’accordo da maggiore a minore o sospeso.

Come possiamo vedere dal diagramma, la nota che spostiamo è una terza maggiore che diventa una terza minore rendendo l’accordo stesso minore.

 



 

Se continuiamo a muoverci indietro otterremo un accordo di Sus2 (o Sus9). Notiamo che questo movimento non è possibile per la forma di MI visto che la terza minore è già a corda vuota.

 



 

Se invece muoviamo la terza maggiore in avanti otterremo una accordo di Sus4.

 



 

La nota al centro della diteggiatura è un'ottava e se la spostiamo indietro di un capotasto diventerà una settima maggiore.

 



 

Continuando a spostarla indietro troveremo una settima minore e quindi un accordo di settima.

 



 

Anche se abbiamo visto solo un numero limitato di accordi, in realtà possiamo spostare qualsiasi nota dell'accordo dove vogliamo, con l'unico limite dell'estensione delle nostre dita e la nostra tolleranza ad accordi dissonanti.

Ad esempio, possiamo spostare l'ottava in avanti di due capotasti per ottenere questo interessante accordo di nona non sospeso.

 



 

E' un po' impegnativo da suonare ma ha una bella sonorità e funziona per tutte e tre le diteggiature. Fate attenzione che in questo esempio abbiamo spostato le note nel diagramma, controllate i numeri romani per la corretta posizione.

Possiamo anche spostare la nota più bassa, la quinta, ma dobbiamo fare attenzione, dato che abbiamo un'altra quinta sia nella posizione di MI che in quella di LA che potrebbero creare dissonanze sgradite… Possiamo però spostarla tranquillamente avanti di due capotasti per ottenere un interessante accordo di sesta.

 



 

Per ricapitolare, nelle tre posizioni aperte principali la nota (dito) più alta è una terza maggiore che possiamo far diventare una terza minore, una seconda (nona) o una quarta (undicesima). La nota di mezzo è un'ottava che può diventare una settima maggiore o minore (o anche una sesta ma solo nella posizione di RE) o una nona. E' meno comune spostare la nota più bassa (una quinta giusta) ma possiamo trasformarla in una quinta eccedente o diminuita (se non suoniamo l'altra quinta nell'accordo) o anche in una sesta.



Questi sono I movimenti delle note che suoniamo con le dita ma possiamo anche muovere le note a corda aperta dove è possibile.

Nelle posizioni di MI e LA possiamo 'muovere' la quinta a corda vuota ed ottenere una sesta o una settima minore.

 



E solo nella posizione di MI possiamo muovere l'ottava alta a corda vuota fino ad una nona.

 



 

Non staremo a ripetere il tutto per le posizioni di MI e RE, ricordiamo qui solo le posizioni maggiori di partenza e i relativi intervalli come riferimento.

 



Come detto in precedenza, le posizioni di DO e SOL non sono così flessibili ma sapere dove si trovano I vari intervalli ci può aiutare a memorizzare I diversi accordi: sapere dove sono la terza maggiore o l'ottava ci aiutano a trovare facilmente la quarta e la settima, ad esempio.

 



Bisogna però stare molto attenti visto che in entrambe le posizioni troviamo due o più terze e quinte (e anche ottave che generalmente,però, non sono un problema) e c'è sempre il rischio di creare delle dissonanze poco gradevoli.


Nel prossimo capitolo esamineremo un ultimo aspetto degli accordi aperti.










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