Ora che ne sappiamo di più su intervalli e scale, è il momento di mettere tutto insieme e esaminare le relazioni tra accordi e scale.
Potete scoprire come costruire gli accordi gli accordi e come dar loro un nome in questo mini-corso e darò per scontato che questi concetti vi siano già familiari. In caso contrario dateci un'occhiata prima di proseguire.
Partiremo dalla scala di Do Maggiore e assegneremo un numero progressivo a ogni nota, questi sono I Gradi della scala e rappresentano anche l'intervallo tra le note e la fondamentale. L'ottavo grado è la stessa nota della fondamentale e quindi viene considerata un nuovo primo grado e ciclo si ripete. Gli intervalli, invece, proseguono e chiameremo il secondo Do una 'Ottava'.
Abbiamo visto nel mini-corso come possiamo costruire gli accordi aggiungendo note perterze sopra ogni nota della scala e ne abbiamo esaminato gli intervalli per determinarne la 'qualità', Maggiore minore o diminuita.
Cominceremo con l'esaminare le Triadi (accordi di tre note) e vediamo cosa succede.
L'accordo sul primo grado è Do – Mi – Sol e se analizziamo gli intervalli troviamo una terza maggiore (due Toni) seguita da una terza minore (un Tono e mezzo) o, se vogliamo, una terza maggiore e una quinta giusta (tre Toni e mezzo) se partiamo sempre dalla fondamentale: questa è la formula per l'accordo Maggiore.
Do Maggiore
Gli intervalli nell'accordo costruito sul secondo grado sono invertiti, terza minore e maggiore e sappiamo che corrispondono a un accordo minore.
Re minore
Anche gli accordi costruiti sul terzo e sesto grado sono minori mentre quelli costruiti sul quarto e quinto sono maggiori, potete calcolare gli intervalli per conto vostro come esercizio.
Ci rimane da esaminare l'accordo sul settimo grado che è Si – Re – Fa. Entrambi gli intervalli sono terze minori e la loro somma è tre Toni, una quinta diminuita e abbiamo visto che anche l'accordo si dice triade diminuita.
Si diminuito (triade)
Adesso conosciamo la serie completa delle triadi costruite sulla scala maggiore e possiamo cominciare ad imparare che tipo di accordo corrisponde ad ogni grado della scala a prescindere dal nome della nota o della scala: continuiamo a usare la scala di Do maggiore solo per una questione di comodità e 'pulizia' del pentagramma visto che non ci sono diesis o bemolle.
Cominciamo a vedere uno schema di accordi maggiori e minori con il diminuito sul settimo grado e comprendiamo anche che possiamo usare la scala maggiore per comporre una melodia o per improvvisare su una progressione formata da accordi di questa lista dato che le note sono le stesse. Facendo il ragionamento inverso, possiamo usare accordi di questa lista per accompagnare una melodia composta sulla scala maggiore corrispondente. Ovviamente, non tutti gli accordi suoneranno benissimo sotto ogni nota ma sicuramente potremo trovare delle ottime combinazioni e dare alla nostra composizione un senso di completezza, di armonia: in pratica, questo è proprio il significato di Tonalità. Nel prossimo capitolo espanderemo il concetto e analizzeremo gli accordi di settima.