E' arrivato il momento di mettere in pratica quello che abbiamo imparato su scale e accordi nelle sezioni precedenti. Se usiamo le note di una scala maggiore per costruire gli accordi e la melodia di una canzone è ragionevole pensare che il risultato avrà una sua coerenza musicale e che percepiremo la prima nota della scala, la Tonica, come il fondamento di questa costruzione musicale.
Abbiamo visto come l'accordo sul quinto grado, la Dominante, tende a riportarci, a 'Risolvere' sull'accordo di Tonica e abbiamo esaminato velocemente alcuni tipi di Cadenza, progressioni di accordi che ci riportano alla Tonica che chiameremo Centro Tonale.
Tutti questi elementi messi insieme formano la 'Tonalità' di una composizione o di una parte di essa. Quando diciamo che un pezzo è in Do Maggiore o che suoniamo in Sol minore, vogliamo dire che tutte le note che compongono gli accordi e le melodie provengono da queste scale e che percepiamo un carattere, un'atmosfera maggiore o minore centrata sulla Tonica. In effetti, è piuttosto comune (ma assolutamente non obbligatorio) che una canzone cominci e/o finisca con l'accordo di tonica.
Se conosciamo la tonalità o la scala di un pezzo, sappiamo quali accordi usare ma se invece non la conosciamo? Una delle domande più frequenti che fanno gli allievi è 'come faccio a trovare la tonalità di un pezzo?' oppure 'quale scala posso suonare su questi accordi?'.
Un pezzo può avere solo pochi accordi o una melodia che non usa tutte le note di una scala e questo ci potrebbe confondere.
Ovviamente esistono delle strategie: torniamo alla scala maggiore e osserviamo la sequenza di accordi che genera.
Se nel brano sono presenti due accordi con l'estensione di settima, le cose sono molto facili, due accordi consecutivi ci riveleranno I nomi di tutte e sette le note della scala ma potremmo non essere così fortunati.
Possiamo osservare come due accordi minori a un tono di distanza possono solo essere il secondo e il terzo grado mentre due accordi maggiori a un tono di distanza son per forza il quarto e il quinto.
Se troviamo una settima o un semi-diminuito, abbiamo fatto tombola, non ci sono dubbi sulla scala.
Teniamo comunque presente che non c'è nessuna garanzia che la tonica sia sempre tra gli accordi di una canzone e ci possono sempre essere combinazioni di accordi che lasciano dei 'buchi' nella scala e in quei casi, a meno che la melodia non ci dia una mano, dobbiamo essere noi a decidere la tonalità tra le varie possibilità: approfondiremo il discorso nella sezione sui Modi.
Se consideriamo la scala minore relativa, tutti I tipi di accordi si sposteranno di due posizioni verso l'alto, adesso l'accordo sulla tonica è un minore settima mentre la settima di dominante è sul settimo grado.
Le regole rimangono le stesse ma dobbiamo rifarci alla scala maggiore relativa se non vogliamo imparare una nuova sequenza di accordi.
La tonalità è passata a La minore ma siamo ancora in Chiave (cosa significa?) di Do maggiore.
Possiamo notare come adesso la Dominante sul settimo grado ci porta verso la tonica (VII – i) e anche il minore settima sul quinto grado vuole risolvere sul primo (V – i) anche se non è un'attrazione così forte come la cadenza V – I: la nostra mente è entrata in modalità minore e vuole restarci.
Se vogliamo una cadenza più decisa, possiamo usare la scala minore Armonica e usare la Dominante al quinto grado o il diminuito sul settimo.
Non siamo costretti ad usare le estensioni di settima se non desideriamo certe dissonanze oppure possiamo semplicemente 'prendere in prestito' gli accordi che ci servono dalla scala Armonica.
La scala Armonica ha un suono molto particolare, definisce una tonalità, ma possiamo usare alcuni accordi di questa scala in un'altra tonalità senza modificarla radicalmente, aggiungendo una sfumatura differente o una tensione momentanea semplicemente modificando una nota nella scala (nel nostro caso da Sol a Sol#). Prendere in prestito accordi da altre tonalità è una pratica molto comune quando si compongono o si arrangiano canzoni ed è un processo diverso dalla 'Modulazione' a un'altra tonalità dove usiamo le alterazioni 'in chiave' (ancora?) definitivamente o per un periodo prolungato all'interno della composizione.
Infatti, nel nostro esempio, non si userebbe una chiave diversa introducendo il Sol#, sarebbe solo un'alterazione momentanea: non esiste una chiave con solo Sol#, non si possono aggiungere alterazioni a caso nello spartito, come vedremo nel prossimo capitolo dove parleremo di chiavi e modulazioni.