Ora che conosciamo meglio gli Intervalli, cominciamo il nostro viaggio nel mondo delle Scale. Abbiamo lavorato sulla scala Maggiore ma non sappiamo ancora bene cosa sia una scala o perché la chiamiamo Maggiore.
Passiamo alla notazione musicale, sì, proprio quella formata da righi, spazi, tanti pallini neri, stanghette e altri segni strani e indecifrabili (per saperne di più potete consultare la sezione sulla Notazione).
Ecco come si presenta la scala di Do Maggiore sul pentagramma. I numeri Romani in basso indicano gli intervalli dalla Tonica e quindi anche la loro posizione sulla scala: li chiameremo Gradi della scala. Sol è il quinto grado della scala di Do Maggiore, Re è il secondo e così via.
Ancora più in basso troviamo gli intervalli tra ogni grado consecutivo: sono tutte seconde maggiori o minori.
Questa è la formula della scala Maggiore, il suo DNA: possiamo partire da una nota qualunque e aggiungere le note seguenti agli intervalli giusti e otterremo sempre una scala Maggiore. Cominciamo da LA:
E poi da Fa.…
Come si può vedere, abbiamo usato tutte e sette le note e usato o diesis o bemolle in ogni scala in modo da non creare confusione: In La Maggiore Do è sempre diesis, non possiamo usare Re e Re bemolle nella stessa scala. Questo concetto ci tornerà molto utile quando studieremo le Tonalità.
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